José Parraga con il Maestro Murakami
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Il 27 marzo 1995, il nostro amico José PARRAGA si è spento dopo aver lottato coraggiosamente contro la malattia per più di due anni. Un anno fa nell’aprile del 1994, abbiamo viaggiato insieme in Giappone con un gruppo di dodici karateka. Era già malato ma ci aveva tenuto a fare quel viaggio. Per lui fu una soddisfazione: era tornato stanco ma, mi aveva confidato, più che mai motivato a battersi per la sua guarigione, senza lamentarsi e risolutamente aperto al futuro. |
Conoscevo bene José PARRAGA, era uno dei pochi allievi di cui il Maestro MURAKAMI ci raccontava le avventure, dimostrando così la sua stima per questo ragazzo semplice, fedele, diretto, dotato di una schiettezza e di uno spirito ineguagliabile. Ancora oggi, spesso ho l’impressione che mi sia accanto e sento la sua voce chiedermi quanti yen bisogna mettere nella biglietteria della metropolitana di Tokio.
Foto di gruppo con il Maestro Tomoji Miyamoto
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Da parte mia, durante questo viaggio ho imparato a conoscerlo meglio. Sentivo la sua forte motivazione e il suo rimpianto che la malattia gli impediva di avanzare su una via che vedeva ancora lunga e piena di scoperte. Che il cielo ce lo abbia portato via così presto è un colpo molto duro.
Ha saputo in questa occasione, in quanto più anziano del gruppo di karateka, esprimere quello che aveva imparato dall’insegnamento del Maestro MURAKAMI. I nostri amici giapponesi rimasero impressionati dalla sua volontà, dal suo coraggio e incantati dal suo senso dell’umorismo.
Davanti la tomba del Maestro Egami
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Aveva capito il Do del Karate-Do, ciò che c’è di più profondo, e con il suo atteggiamento semplice faceva onore al nostro gruppo di karateka. Vedo ancora José, stanco, con la sua borsa e la bottiglia, avanzare lentamente, imperturbabile, come un ronin per visitare i Dojo giapponesi.
Aveva sempre lavorato allo sviluppo del Karate, conosceva la direzione e seguiva questo cammino con convinzione, mostrando ai colleghi la giusta direzione. Rifletteva ma non metteva mai in dubbio la Via e avanzava passo passo. Durante le riunioni fra karateka aveva sempre due o tre frasi piene di buon senso per rimettere le cose in ordine quando si cominciava a avanzare storti. In questo modo provava la sua comprensione del "I SHIN DEN SHIN", insegnamento dal cuore al cuore, insegnamento del nostro caro Maestro. Per questa ragione so che il Maestro MURAKAMI provava un affetto particolare per José PARRAGA. Oggi ha raggiunto il Maestro MURAKAMI ma il suo spirito resta presente fra noi, pronto ad aiutarci a seguire la retta Via, e a scuoterci se sente che sbagliamo strada. Il suo spirito è troppo tenace per abbandonarci a noi stessi.
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José è partito, penso a lui e ogni giorno lo sento più grande.
Con tutti gli amici Karateka i miei pensieri vanno oggi a sua moglie Thérèse e ai suoi figli Cathy, Freddy e Nathalie.
Luís de Carvalho
(Tradotto dall'francese al italiano da Isabelle Sebastiani)
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